Architect and designer

Enzomaria

serafini

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Passo dopo passo scopri il mondo

del design e dell’architettura

Enzomaria conduce un blog di design,

esplorando e condividendo il lavoro

dei grandi maestri

che hanno progettato pezzi e manufatti iconici.

Il suo obiettivo è sensibilizzare i suoi lettori

alla bellezza del design

evidenziando come possa migliorare

la vita di tutti i giorni.

Bio

Enzomaria, proviene da una famiglia

di imprenditori nel campo della moda,

il che ha sempre suscitato la sua sensibilità

verso il concetto di bellezza.

Dopo aver conseguito il Diploma di Maestro d'Arte, si è dedicato agli studi di Architettura

nel 2010 si abilita alla professione di Architetto.

Iscritto presso l’ordine degli Architetti di Milano con matricola 20517

MISSIONE

Il blog si dedica a educare il pubblico alla bellezza intrinseca nel design e nell'architettura, selezionando con cura esempi

che incarnano l'armonia visiva attraverso

la cura dei dettagli.

Con una missione filantropica,

si impegna a sensibilizzare verso una bellezza oggettiva, promuovendo un'apprezzamento

più profondo e consapevole.

Questo viaggio di scoperta è guidato dalla convinzione che la bellezza arricchisca

la vita delle persone diventando così un requisito da soddisfare in ogni progetto.

Formazione

Un’idea, un sogno diventato realtà!

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Corso di fotografia professionale

Corso

Corso di formazione in Project manager

Corso di formazione professionale

Laurea in Architettura

Università G. d’Annunzio Chieti Pescara, Vecchio Ordinamento UE 5 anni

Diploma in maestro d’Arte

Istituto d’Arte Pescara

Grazie

Contatti

Enzomaria Serafini


arch@enzomaria.com

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Blog

Lampada Flos 265 Paolo Rizzato

265: Paolo Rizzato

Flos 1973

Nel panorama del design di illuminazione, poche creazioni riescono a combinare funzionalità ed estetica in modo così armonioso come la lampada Flos 265

Cassina Sedai superleggera Gio Colombo

Cassina Sedia Superleggera: Giò Ponti

Cassina 1951

Immaginate un pezzo di arredo così leggero che potrebbe essere sollevato con un solo dito

Servomuto Achille Castiglioni Zanotta

Servomuto: Achille e Per Giacomo Castiglioni

Zanotta 1961

Immergiamoci nel fascino senza tempo della serie Servomuto di Zanotta, un'opera nata dalla geniale creatività di Achille e Pier Giacomo Castiglioni.

Dalu Vico Magistretti Artemide

Dalú: Vico Magistretti

Artemide 1960

Eccoci qui a parlare della Dalù di Vico Magistretti! Questa lampada da tavolo

Boby Joe Colombo B-line

Boby: Joe Colombo

B-Line 1970

Preparatevi a scoprire la cassettiera Boby, una vera pietra miliare nel mondo del design

Panton sedia Vaner Vitra

Panton: Vener Panton

Vitra 1960

Attenzione, amanti del design: preparatevi a essere catapultati in un mondo dove l'innovazione si fonde con l'arte per creare capolavori senza tempo

Jaguar xk8 xkr

Xk8 - R: Geoff Lawson


Jaguar 1996

Scopriamo insieme la Jaguar XK8, un vero gioiello del design automobilistico che continua a girare teste lungo le strade, anche anni dopo la sua presentazione.

Catene Zaffiro, gio ponti, ginori

Catene Zaffiro: Giò Ponti

Ginori 1926

Scopriamo insieme il servizio "Catene Zaffiro" di Richard Ginori, una vera perla nel mondo del design ceramico, nata dalla mente creativa di Gio Ponti

Giulio minoletti, sporting club monza, delfino fontana

Piscina Lago: Giulio Minoletti

Villa Tagliabue 1950

Nel cuore del parco di Villa Tagliabue si nasconde una meraviglia architettonica progettata da Giulio Minoletti


Lampada Flos 265 Paolo Rizzato

Flos 265: Paolo Rizzato 1973

Oh, la Flos 265!

Ecco un pezzo di design che ti fa davvero guardare due volte. Parliamo di una lampada da parete che ha cambiato le regole del gioco, gente.

Lasciate che vi racconti tutto sul suo fascino irresistibile e su come abbia conquistato il cuore di designer e amanti dell'arredamento in tutto il mondo.

Allora, cos'è esattamente la Flos 265?

Immaginate una lampada che unisce eleganza e funzionalità in modo così impeccabile che diventa immediatamente l'elemento protagonista di qualsiasi stanza.

Creata dall'ingegnoso Paolo Rizzatto nel 1973, questa bellezza non è solo una fonte di luce; è una dichiarazione di stile.

Il design della Flos 265 è mozzafiato nella sua semplicità. Con il suo lungo braccio snodabile che si estende dalla parete, offre una flessibilità inaudita. Sì, avete capito bene. Potete dirigere la luce esattamente dove serve, rendendola perfetta per leggere, lavorare o semplicemente creare l'atmosfera giusta in una stanza.

Ma non finisce qui. Il design minimalista e pulito della 265 la rende incredibilmente versatile. Che il vostro spazio sia moderno, industriale o persino un po' retrò, questa lampada si adatta con una facilità sorprendente, aggiungendo un tocco di classe senza sforzo.


Cosa rende la Flos 265 così speciale, vi chiederete? Beh, oltre al suo design rivoluzionario, c'è la qualità senza pari. Flos, la leggendaria azienda di illuminazione italiana, è conosciuta per la sua dedizione all'innovazione e all'eccellenza. Ogni pezzo è una testimonianza del loro impegno a creare illuminazione che non solo serve uno scopo funzionale ma arricchisce anche gli spazi in cui viviamo.

E non dimentichiamo l'aspetto dell'illuminazione stessa. La 265 emette una luce che è tanto pratica quanto atmosferica, capace di trasformare una stanza da anonima a straordinaria con un semplice tocco. È il tipo di lampada che invita alla conversazione, che attira l'attenzione e suscita ammirazione.

In sintesi, la Flos 265 non è solo un apparecchio di illuminazione. È un pezzo di storia del design, un'icona che continua ad affascinare e ispirare decenni dopo la sua creazione. Se siete alla ricerca di un elemento che possa davvero trasformare il vostro spazio, la Flos 265 è una scelta che non delude mai. Elegante, funzionale e intramontabile, è la dimostrazione lampante di come il design possa influenzare la nostra vita quotidiana in modi che non avremmo mai immaginato.


Cassina Sedai superleggera Gio Colombo

Cassina Superleggera: Giò Ponti 1973

Immaginate questo: un pezzo di arredo così leggero che potrebbe essere sollevato con un solo dito, eppure, incredibilmente robusto. Sembra magia, vero? Ebbene, questa è l'essenza della sedia Superleggera di Gio Ponti, un capolavoro di design che sfida le leggi della fisica.

Gio Ponti, l'iconico architetto e designer italiano, ha svelato al mondo questa meraviglia nel 1957.

La sua visione? Creare una sedia che fosse l'epitome della leggerezza senza compromettere la forza. E ragazzi, ha centrato nel segno.

Con soli 1,7 kg di peso, la Superleggera è un sogno per chiunque debba spostare i mobili.

Ma non lasciatevi ingannare dalla sua delicatezza apparente. Questa bellezza può sopportare un carico ben oltre il suo peso, grazie alla sua struttura in frassino e al suo intreccio di seduta in canna di India o corda.

Il segreto dietro la sua incredibile leggerezza e resistenza?

Una combinazione astuta di materiali tradizionali e tecniche di produzione all'avanguardia. Ponti ha lavorato a stretto contatto con gli artigiani della ditta Cassina per perfezionare questo gioiello di design, rendendolo non solo una dimostrazione di maestria artigianale ma anche un simbolo di innovazione.

Oltre alla sua funzionalità, la sedia Superleggera vanta un'estetica senza tempo. Le sue linee pulite e il suo design minimalista la rendono adatta a qualsiasi ambiente, da quelli classici a quelli moderni.

È un esempio lampante di come il design italiano possa essere allo stesso tempo pratico e profondamente bello.

In conclusione, la sedia Superleggera di Gio Ponti non è solo un pezzo di mobilia. È un'opera d'arte, una celebrazione dell'ingegno umano e della bellezza senza tempo. Se amate il design, la Superleggera è, senza dubbio, un must-have nella vostra collezione. La sua storia, il suo design e la sua funzionalità ne fanno più di una semplice sedia; è un'eredità del design italiano che continua a ispirare e a meravigliare.


Servomuto Achille Castiglioni Zanotta

Servomuto: Achille e Per Giacomo Castiglioni 1961

Immergiamoci nel fascino senza tempo della serie Servomuto di Zanotta, un'opera nata dalla geniale creatività di Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Questi pezzi non sono semplici mobili; sono veri e propri testimoni di una rivoluzione nel design che continua a ispirare e affascinare.

Servomuto, è più di un semplice appoggio.

Questi eleganti stand portavivande nascono negli anni '70, ma la loro presenza è tutt'altro che obsoleta. Anzi, incarnano un mix perfetto di funzionalità e estetica che sfida il tempo.

La serie si distingue per la sua struttura sottile e il design minimalista. La genialità dei Castiglioni sta nella capacità di trasformare oggetti quotidiani in pezzi di design iconici. Il Servomuto non fa eccezione, con la sua silhouette snella e l'equilibrio perfetto tra forma e funzione.

Ma cosa rende il Servomuto così speciale? Primo, la sua versatilità. Non è solo un posto dove appoggiare libri o drink. È un pezzo di conversazione, un'opera d'arte che attira l'attenzione in qualsiasi stanza. Può essere utilizzato in un salotto, una camera da letto o persino in un ufficio, aggiungendo un tocco di eleganza e stile.


In secondo luogo, la qualità dei materiali e l'attenzione ai dettagli sono ineguagliabili. Zanotta, un gigante nel mondo del design italiano, è noto per la sua dedizione all'eccellenza artigianale. Ogni Servomuto è realizzato con la massima cura, assicurando che sia non solo bello da vedere ma anche durevole nel tempo.

Infine, il Servomuto rappresenta la filosofia dei fratelli Castiglioni di creare oggetti che sono al contempo belli e utili. Questa serie non è solo un tributo al loro genio creativo; è una dimostrazione pratica di come il design possa migliorare la vita quotidiana, combinando bellezza e funzionalità in modo impeccabile.

In conclusione, la serie Servomuto di Zanotta non è semplicemente un insieme di stand portavivande. È un'icona del design, una celebrazione della bellezza e dell'ingegno umano che continua a incantare generazioni. Se siete amanti del design alla ricerca di pezzi che parlino non solo di stile ma anche di storia e innovazione, la serie Servomuto è un'aggiunta imprescindibile alla vostra collezione.


Dalu Vico Magistretti Artemide

Dalú: Vico Magistretti 1960

Eccoci qui a parlare della Dalù di Vico Magistretti! Questa lampada da tavolo rappresenta un vero e proprio tesoro del design, incarnando una bellezza che dimostra come la semplicità possa essere straordinariamente elegante. Preparatevi a esplorare l'indiscutibile fascino di questa opera, che continua a illuminare e ad affascinare con la sua presenza tanto discreta quanto significativa.


Vico Magistretti, ecco un nome che suona come una leggenda nel mondo del design italiano. La sua abilità di forgiare oggetti funzionali, senza mai compromettere l'estetica raffinata, lo ha reso celebre. La Dalù è l'epitome di questa filosofia: una lampada da tavolo che, sebbene modesta nelle dimensioni, irradia una forte personalità.


Creata nell'epoca vibrante degli anni '60, la Dalù cattura lo spirito di quegli anni con il suo design avveniristico e le forme amichevoli e avvolgenti. La sua silhouette, che ricorda un fungo o un calice, si arrotonda delicatamente verso il basso, diffondendo una luce calda e accogliente, ideale per ambientare con calore ogni spazio.

Non fatevi ingannare dal suo aspetto simpatico e dalle dimensioni ridotte. La Dalù è tanto un capolavoro di ingegneria quanto una delizia per gli occhi. Realizzata in plastica termoresistente, si adorna di colori vivaci che possono vivacizzare ogni angolo della casa. Con una gamma che spazia dalle tonalità sobrie a quelle più audaci, la Dalù sa soddisfare ogni gusto e stile.


La versatilità della Dalù è un'altra sua carta vincente. Non si limita a essere una semplice lampada da tavolo; è un elemento di design che trova il suo posto in diversi contesti. Posizionata sul comodino, sulla scrivania o come pezzo decorativo, la Dalù impreziosisce ogni ambiente con un tocco di stile intramontabile.


In conclusione, la Dalù di Vico Magistretti trascende la sua funzione di lampada. È un'icona del design italiano che celebra l'unione tra funzionalità e estetica. Per gli amanti del design o chiunque desideri arricchire il proprio spazio con luce e stile, la Dalù rappresenta una scelta impareggiabile. Un classico senza tempo, la sua luce continua a risplendere, illuminando la strada dell'eccellenza nel design, decenni dopo la sua nascita.

Boby Joe Colombo B-line

Boby: Joe Colombo 1970

Preparatevi a scoprire la cassettiera Boby, una vera pietra miliare nel mondo del design d'interni, che porta la firma inconfondibile di Joe Colombo. Questa non è semplicemente una cassettiera; è un manifesto di praticità e innovazione che continua a lasciare il segno, decenni dopo la sua concezione.


Joe Colombo, visionario e pioniere, ha sempre mirato a progettare oggetti che non solo fossero all'avanguardia per il loro tempo ma che potessero anche anticipare e soddisfare le esigenze future. E la cassettiera Boby è la perfetta incarnazione di questa filosofia. Creata nel 1970, questo pezzo rivoluzionario di arredamento non ha perso un briciolo del suo fascino o funzionalità nel corso degli anni.


Che cosa rende la Boby così speciale, vi chiederete? Innanzitutto, la sua incredibile versatilità. Progettata originariamente per l'uso in ufficio, la cassettiera Boby si è rapidamente affermata come un'opzione di storage flessibile per qualsiasi stanza della casa. Con i suoi scomparti, cassetti e vani a ribalta, offre una soluzione di organizzazione intelligente che può essere personalizzata in base alle esigenze individuali.

Ma la funzionalità è solo una parte della storia. L'estetica della Boby, con le sue linee pulite e il design modulare, è un esempio straordinario del miglior design italiano degli anni '70. Disponibile in una gamma di colori vivaci, da un bianco puro a un rosso acceso, la cassettiera aggiunge un tocco di stile e vivacità a qualsiasi ambiente, rendendola un pezzo di arredamento tanto bello quanto pratico.


La durabilità è un altro punto di forza della Boby. Realizzata in plastica robusta, è stata progettata per resistere all'uso quotidiano, mantenendo la sua bellezza e funzionalità nel tempo. È questo equilibrio tra design, praticità e durata che ha permesso alla cassettiera Boby di Joe Colombo di rimanere una scelta popolare, sia per gli amanti del design vintage che per coloro che cercano soluzioni di storage contemporanee ed efficaci.


In conclusione, la cassettiera Boby non è solo un pezzo di mobilia; è un'icona del design che testimonia l'ingegnosità e la creatività senza tempo di Joe Colombo. Se state cercando un modo elegante e funzionale per organizzare il vostro spazio, la Boby è una scelta che combina in maniera unica storia, design e praticità. Un classico indiscusso che continua a fare la differenza negli spazi abitativi di tutto il mondo.

Panton sedia Vaner Vitra

Panton: Verner Panton 1960

Attenzione, amanti del design: preparatevi a essere catapultati in un mondo dove l'innovazione si fonde con l'arte per creare capolavori senza tempo. Oggi, vi porto alla scoperta della sedia Panton, un'ode all'eccellenza creativa di Verner Panton e alla maestria produttiva di Vitra. Questa non è solo una sedia; è un simbolo rivoluzionario del design del XX secolo che ha infranto le convenzioni e aperto la strada a nuove forme di espressione nell'arredamento.


Verner Panton, un visionario del design danese, ha sognato una sedia che fosse una singola, fluida unità - un sogno che ha preso forma nella sedia Panton alla fine degli anni '60. La collaborazione con Vitra ha trasformato questo sogno audace in realtà, producendo la prima sedia stampata in plastica da un unico pezzo al mondo. Il risultato? Un'opera d'arte seduta che sfida la gravità con la sua forma elegante e sinuosa, che sembra quasi scolpita dal vento.


La sedia Panton è più di un semplice posto dove sedersi. È una dichiarazione di stile, un pezzo che cattura l'immaginazione e invita alla conversazione. La sua silhouette iconica, che ricorda le onde del mare o una scultura in movimento, non solo abbellisce lo spazio circostante ma diventa un punto focale che attira irresistibilmente lo sguardo.

Ma la bellezza della sedia Panton non si ferma alla sua estetica mozzafiato. La sua realizzazione in plastica dura e resistente le conferisce una versatilità incredibile. Adatta sia per interni che per esterni, questa sedia porta una ventata di freschezza ovunque vada, da un elegante ufficio a casa fino al giardino o alla terrazza più chic.


Disponibile in una palette di colori vivaci, la sedia Panton invita a giocare con lo spazio e il colore. Che si scelga un tono audace per fare una dichiarazione o una tonalità più sobria per completare un ambiente, la sedia Panton si adatta perfettamente, aggiungendo sempre un tocco di fascino modernista.


In conclusione, la sedia Panton non è semplicemente un pezzo di mobili. È un'esperienza, un'avventura nell'estetica e nella funzionalità che continua a ispirare e a meravigliare decenni dopo la sua creazione. Grazie a Verner Panton e Vitra, possiamo godere di un pezzo che non è solo parte della storia del design ma continua a plasmare il futuro dell'arredo con la sua presenza audace e senza tempo.

Jaguar xk8 xkr

Xk8 - XkR: Geoff Lawson

1996

Rif. jaguarxk8.it

Scopriamo insieme la Jaguar XK8, un vero gioiello del design automobilistico che continua a girare teste lungo le strade, anche anni dopo la sua presentazione.

Disegnata dal talentuoso Geoff Lawson,

questa vettura non è solo un mezzo di trasporto;

è una dichiarazione d'eleganza e di potenza, un simbolo di raffinatezza britannica che fonde stile classico e modernità.


La Jaguar XK8 debuttò nel 1996, facendo subito colpo con le sue linee morbide e fluide che ricordano le forme sensuali delle Jaguar classiche degli anni '60, come la leggendaria E-Type.

Lawson ha saputo reinterpretare elementi iconici del passato, trasportandoli in un contesto contemporaneo senza sacrificare l'essenza dell'identità di Jaguar. Il risultato è un'auto che esprime velocità e dinamismo, anche quando è ferma al semaforo.


Il frontale della XK8-R è dominato da un bocca ovale prominente, simbolo distintivo del marchio Jaguar, accostata da fari affusolati noti come "Medusa" per la loro forma, che rafforzano ulteriormente l'impatto visivo della vettura.

Particolarmente affascinante è il profilo della vettura, dove le linee sinuose si snodano elegantemente verso il posteriore, culminando in un finale che è allo stesso tempo robusto e raffinato.


I modelli XkR sono contraddistinti da due grandi feritoie sul cofano che rendono l'anteriore ancora più aggressivo.


L'interno della XK8 riflette lo stesso spirito di lusso e attenzione al dettaglio del suo esterno.

Il cruscotto, ispirato alle ali dello Spitfire, non solo evoca un senso di eleganza ma è anche progettato con una forma simmetrica. Questa caratteristica non solo omaggia il famoso caccia della Seconda Guerra Mondiale ma è anche una soluzione intelligente per ottimizzare i costi di produzione, facilitando la conversione tra guida a destra e a sinistra. Materiali di pregio, come pelle e legno di radica, si fondono per creare un ambiente accogliente e sofisticato, dove ogni componente è progettato per offrire comfort e stile.


In conclusione, la Jaguar XK8 - R, nonostante si rifaccia stilisticamente alla mitica E-Type, si distingue per una propria identità forte e distintiva. Mentre i modelli successivi hanno continuato a trarre ispirazione dalla sua illustre predecessora, la XK8 ha stabilito un proprio carattere unico che, pur essendo collegato stilisticamente all'E-Type, ne esalta una personalità indipendente.

Grazie al genio di Geoff Lawson, non è solo una macchina, ma un'opera d'arte su ruote. Essa incapsula un equilibrio perfetto tra rispetto della tradizione e impulso verso l'innovazione, rendendo ogni viaggio un'esperienza indimenticabile. Per gli amanti delle auto che apprezzano un design che trascende il tempo, la XK8 rimane una delle interpretazioni più affascinanti del lusso e della performance senza tempo.

Catene Zaffiro, gio ponti, ginori, ceramiche

Catene Zaffiro: Giò Ponti

1926

Scopriamo insieme il servizio "Catene Zaffiro" di Richard Ginori, una vera perla nel mondo del design ceramico, nata dalla mente creativa di Gio Ponti. Questo servizio di porcellana non è solo un insieme di stoviglie, ma un'opera d'arte che racconta storie di eleganza, innovazione e una profonda comprensione della bellezza funzionale.


Gio Ponti, uno dei nomi più influenti nell'architettura e nel design italiano del XX secolo, ha collaborato con Richard Ginori, la storica manifattura di porcellane, per rivoluzionare il modo in cui vediamo gli oggetti quotidiani. Il servizio "Catene Zaffiro" è stato introdotto nel 1926, e da allora ha continuato a catturare l'attenzione per il suo stile distintivo e senza tempo.


Il design del "Catene Zaffiro" è immediatamente riconoscibile per il suo motivo audace di catene intrecciate, un pattern che circonda i bordi delle porcellane con un'eleganza grafica sorprendente. La scelta del colore zaffiro, un blu profondo e vivace, non solo arricchisce la tavola con un tocco di regalità ma sottolinea anche le linee pulite e moderne del disegno. Questo pattern non è solo decorativo; è una dichiarazione di modernità e sofisticateza.

Gio Ponti ha progettato questo servizio con una visione chiara: trasformare gli oggetti di uso quotidiano in pezzi di design che potessero elevare l'esperienza quotidiana del mangiare, trasformando un semplice pasto in un evento elegante e stilisticamente coerente. Ogni pezzo del servizio "Catene Zaffiro" è stato pensato per essere funzionale e bello, mostrando una maestria nell'uso delle forme e nella decorazione che è tipica del lavoro di Ponti.


La durabilità e la qualità delle porcellane di Richard Ginori sono rinomate, e il servizio "Catene Zaffiro" non fa eccezione. Realizzato con materiali di altissima qualità, ogni piatto, tazza e accessorio è progettato per resistere all'uso quotidiano pur mantenendo la sua bellezza estetica. Questo rende il "Catene Zaffiro" non solo un piacere da usare ma anche un investimento durevole nel tempo.


In conclusione, il servizio "Catene Zaffiro" di Gio Ponti per Richard Ginori è molto più di un set di stoviglie. È un'icona del design, che incarna la passione e la creatività di Ponti e continua a influenzare il mondo del design ceramico. Per gli appassionati di belle arti, design e eleganza quotidiana, "Catene Zaffiro" rappresenta un pezzo di storia del design italiano che continua a brillare con un fascino ineguagliabile.

Sporting club monza, Giulio Minoletti, villa Tagliabue, delfino fontana

Piscina Lago: Giulio Minoletti

1950

Nel cuore del parco di Villa Tagliabue si nasconde una meraviglia architettonica progettata da

Giulio Minoletti: una piscina privata che è molto più di un semplice luogo per nuotare.

Questa struttura curvilinea è articolata su più livelli ed è costruita interamente in cemento armato.

Il suo design è un trionfo di forme organiche che si fondono armoniosamente con l'ambiente circostante,

cosí da prendere il nome di "piscina lago".


La piscina è rivestita con un mosaico di vetro a tessere azzurre, le cui gradazioni variano in base alla profondità dell'acqua, creando un effetto visivo di straordinaria bellezza. Su di un lato della piscina emergeva un trampolino scultoreo in cemento, che si elevava con eleganza sopra l'acqua.

Tuttavia, è importante notare che il trampolino è stato demolito.


Al cuore artistico della piscina contribuiscono due opere d'arte eccezionali. A pelo d'acqua, troneggia un delfino di tre metri e mezzo, opera di

Lucio Fontana, realizzato in ceramica rossa smaltata di Albisola, che aggiunge un tocco di grazia e movimento. Sul fondo della vasca, invece, si trova una scultura astratta e policroma di

Antonia Tomasini, che diventa protagonista dEl mondo sommerso.

Inizialmente, accanto alla piscina era presente una pista da ballo ipogea, situata nella parte più profonda, da cui attraverso quattro oblò si poteva ammirare la scultura di Tomasini.

Purtroppo questa pista è stata demolita per fare spazio agli attuali spogliatoi e al ristorante dello Sporting Club di Monza.


Questo spazio non è solo un luogo per il relax o il divertimento acquatico, ma un'esperienza immersiva dove arte, architettura e natura si incontrano per creare un ambiente unico.


La piscina di Villa Tagliabue, con il suo design innovativo e le sue integrazioni artistiche, rappresenta una testimonianza della capacità di Minoletti di trasformare gli spazi in capolavori estetici, offrendo non solo un rifugio per il corpo ma anche nutrimento per l'anima, nonostante le trasformazioni che hanno portato alla perdita di alcuni elementi originali.